martedì 1 luglio 2008

Scrivere il proprio nome sul Duomo di Firenze porta la felicità. Non per i giapponesi

Scrivere il tuo nome sulla pietra, meglio se si tratta dei marmi del Duomo di Firenze, porta felicità. È quanto ha affermato un'insegnante giapponese di 30 anni dopo essere stata denunciata attraverso una fotografia che raffigurava la sua firma sui marmi del Duomo di Firenze durante la sua luna di miele. La scuola si scusa pubblicamente per lo scellerato comportamento della sua insegnante che nel frattempo ha già licenziato dalla carica di allenatore della squadra di baseball.
Sorte similare è toccata a tre studenti dell'Universita di Kioto che sono stati sospesi dopo aver scritto i loro nomi, la data del misfatto e il nome dell'Università, sempre sulle marmoree pareti del Duomo di Firenze.
Si è potuto scoprire gli autori perchè una loro connazionale ha fotografato le scritte e successivamente identificato gli autori, denunciandoli pubblicamente.

Il Giappone, in questo modo, comunica al mondo intero che i suoi cittadini sono corretti e rispettosi e quei pochi che sbagliano, anche all'estero, li condanna pubblicamente.

In Italia? Spendiamo un bel po' di soldi per ripulire e nulla più, anche se i danneggiamenti dei monumenti, perchè di questo si tratta, sono perseguibili d'ufficio.
Il risultato di questo comportamento è comunicare al mondo intero che in Italia puoi fare quello che vuoi, tanto non ti succede niente: lo avevano capito anche questi giapponesi che mai si sarebbero sognati di imbrattare un loro monumento.

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